venerdì 19 maggio 2017

Sesso anale: 4 trucchi per farlo nel modo giusto

Sesso anale: 4 trucchi per farlo nel modo giusto
Il sesso anale è una delle pratiche erotiche più amate al mondo ma spesso per foga o per inesperienza lo si fa nel modo sbagliato, trasformandolo in qualcosa di doloroso e poco desiderabile. Ecco, dunque, quali sono i 4 consigli da seguire per renderlo un’esperienza stuzzicante.
Il sesso anale è una delle pratiche erotiche più amate al mondo ma di cui spesso non si parla perché viene considerata ancora un tabù. Anche se può risultare particolarmente eccitante, spesso per foga o per inesperienza lo si fa nel modo sbagliato, trasformandolo in qualcosa di doloroso e poco desiderabile. Ecco, dunque, quali sono i 4 consigli da seguire per renderlo un'esperienza stuzzicante e per raggiungere un orgasmo davvero intenso.


1. Non deve essere programmato – Il sesso anale potrebbe provocare un po' di "ansia da prestazione" nel sesso femminile e sarebbe meglio non programmarlo. L'ideale è far nascere tutto in modo naturale, partendo dai baci e dalle carezze, fino ad arrivare al sesso vero e proprio. Dopo aver stimolato la vagina e il clitoride, è possibile passare all'ano, magari quando ci si avvicina all'orgasmo. In questo modo, il piacere sarà molto più intenso sia per l'uomo che per la donna.

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2. Bisogna cominciare con il dito e poi passare alla penetrazione – A differenza della vagina, l'ano non si dilata e c'è bisogno di stimolarlo e lubrificarlo prima di cominciare con la sua penetrazione. Il segreto per ridurre il dolore al minimo è cominciare con un solo dito, così da "preparare" la partner al rapporto anale. Così facendo, l'esperienza diventerà davvero eccitante.

3. La dilatazione dell'ano si ottiene lentamente – Il segreto per rendere il sesso anale piacevole è fare tutto con lentezza, così che i muscoli di quella zona si adeguino gradualmente alle dilatazioni. Come già detto, è necessario cominciare con un dito, facendo dei movimenti circolari e, nel momento in cui non c"è dolore, se ne può introdurre un altro. A questo punto, si potrà passare al pene, l'importante è fare tutto con delicatezza, la penetrazione improvvisa potrebbe provocare dolori molto fastidiosi.

4. La dilatazione dell'ano viene facilitata dalla stimolazione clitoridea – Per rendere il rapporto anale più piacevole, è necessario associale alla dilatazione graduale dell'ano la stimolazione clitoridea. La posizione migliore per praticare un'esperienza simile è dunque con la donna sopra che gestisce il ritmo e la profondità della penetrazione. L'uomo, intanto, si deve limitare a toccare la vagina della partner.

lunedì 15 maggio 2017

bars massaggi alla testa

Access Bars: il massaggio alla testa che cambia il modo di vivere

La testa è una delle parti del corpo più delicate, più misteriose, più affascinanti: sede privilegiata non solo di quattro dei cinque organi di senso che ci permettono di entrare in contatto con il mondo esterno e di metterci in relazione con gli altri, ospita il cervello, le sue milioni di terminazioni; è simultaneamente la casa del pensiero logico e illogico, unendo i due emisferi della razionalità e della creatività. La testa, essendo piena di terminazioni nervose, è una delle parti del corpo più piacevoli in cui ricevere un massaggio, proprio perché vi sono molteplici punti in cui è possibile percepire in modo definito il beneficio che può portare la sollecitazione di quelle aree in cui si accumulano le tensioni. Infatti, succede spesso che questa parte del corpo sia soggetta a fastidi o dolori in quanto alcune emozioni più pesanti, i nostri pensieri e le preoccupazioni possono incanalarsi ed immagazzinarsi in zone specifiche come le tempie o la fronte.
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Una tecnica di manipolazione non molto conosciuta ma interessante, è quella dell’Access Bar, fondata dal californiano Gary Douglas nell’estate del 1990 come evoluzione degli studi sulla canalizzazione dell’energia attraverso il massaggio di determinate “barre di energia”. In particolare, il focus è indirizzato alla possibilità di sciogliere proprio la carica elettromagnetica che si accumula nella nostra testa per permettere alle persone di tornare in equilibrio ma soprattutto di riscoprirsi, iniziando da un salutare “alleggerimento” dei blocchi, dei pesi, che più o meno inconsapevolmente continuiamo a portarci dietro riguardo ogni ambito della nostra vita.
Il concetto di base infatti è che sciogliere l’accumulo di energia in precisi punti – chiamati, come menzionato, barre di energia – permetta, come ad un computer, di cancellare i vecchi file della nostra mente in cui si accumulano anni e anni di convinzioni, di insegnamenti (a)morali, di attitudini di pensiero e comportamento spesso imposti e soffocanti. Credenze e scelte fatte su questo tipo di presupposti “solidificano” la nostra energia in punti specifici abbinati a specifici aspetti, impedendo di fluire e quindi di sentirci forti, sani, motivati, focalizzati, consapevoli.